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TeleGrammi

Massime e minime della tv.


I reality hanno un merito. Hanno finalmente concretizzato un vecchio sogno: quella della tivù e del cinema olfattivi. Io il cattivo odore di quelli del Grande fratello lo sento proprio. Capirai, sempre chiusi lì dentro, lavandosi pochissimo, andando a letto in mutande, mai un bidet. Sì, la si sente, la puzza.

(Ugo Gregoretti, La Stampa, 11 aprile 2009)

Non è necessariamente vero che, a causa della reiterata frequentazione dei politici attraverso la tv essi diventino personaggi al limite tanto immaginari quanto sono quelli delle fiction. Noi ci abituiamo a vederli, a sentirli parlare, e se loro hanno l’intelligenza di non limitare il rapporto al momento della tv ma vengono da noi fisicamente, ci frequentano di persona; a quel punto la tv ha creato in noi quel sentimento di familiarità che ci permette di parlarci alla pari. Anziché essere falsato, il rapporto ne esce arricchito.

(Giuliano Amato, “Corriere della sera” 11 aprile 2009, a proposito dei politici tra i terremotati)

A Roma mi fermano per strada per chiedermi di fargli Libano. L’altro giorno mi ha fermato una sposa all’uscita della chiesa.

(Pierfrancesco Favino, interprete del capo della banda della Magliana in Romanzo criminale, regia di Michele Placido)

Preferisco essere Calimero piuttosto che Naomi Campbell. Ma spero che Naomi Campbell non me ne voglia, se mai dovesse ascoltarmi.

(Arisa, QuestionTime sul Festival di Sanremo, RaiUno)

Se Mussolini avesse avuto la televisione, sarebbe ancora qui.

(Indro Montanelli)

Miss Padania è nata perché io sapevo che avremmo dovuto avere un nostro cinema. Per questo, mi son fatto dare la vecchia Manifattura tabacchi di Milano senza dire niente a Berlusconi, per farci dentro la nostra Cinecittà.

(Umberto Bossi, a proposito della fiction sul Barbarossa)

Se siamo di passaggio su questa terra, figuriamoci quanto lo siamo nella televisione. Ma cosa non si fa per lasciare il segno in tv!

(Lamberto Sposini, La vita in diretta, RaiUno)

Vorrei fare qualcosa che non ho mai fatto, magari interpretare un ruolo drammatico in un film per la tv. Mi hanno sempre assegnato personaggi buoni e bravi. Sento che potrei tentare un ruolo alla Servillo, magari un capo mafioso.

(Gianni Morandi)

Preparatevi, sta per cominciare un viaggio nell’orrore.

(il pm davanti alle telecamere al processo di Rosa e Olindo)

La tv deve essere pedagogica. Lo schermo è come L’urlo di Munch, non come un dipinto di Klimt, ha una forza dirompente.

(Emilio Fede a commento del suo libro “Dietro lo schermo”)

Mo’ a velina tu vuo’ fa / E nun te vuo’ annammorà / ma vuoi sposare un calciatore / il tuo scopo è la tv / mo’ a velina tu vuo’ fa / con i soldini di papà…

(dall’ultimo cd di Rosario Miraggio, testo di Francesco Kekko D’Alessio)

Già da tempo pensavo di passare dal ruolo di oggetto mediatico passivo a una gestione più attiva dei contenuti mediatici.

(Natascha Kampusch, la ragazza segregata per otto anni in una cantina a Vienna)

Io preferisco quando le persone parlano, anche a sproposito, però parlano.

(Monica Maggioni a Le invasioni barbariche)

Per fortuna, al mio fianco c’era Mike Bongiorno, il soldato Mike, di lunare spirito di servizio e disciplina totale. Senza di lui non avrei mai potuto crederci, sarei morta dal ridere prima di cominciare.

(Sabina Ciuffini, intervista su Vanity Fair)

Lei crede che la televisione abbia abbassato il livello culturale del pubblico? “No, credo che abbia abbassato il livello culturale degli intellettuali”

(Ennio Flaiano, La solitudine del satiro)

Una volta per richiamare i fedeli alla preghiera e alla meditazione c’erano le campane: adesso bastano le sigle della televisione. Un balletto e un caso umano. Dio ha bisogno degli uomini e della domenica pomeriggio.

(Enzo Biagi)

Natascha Kampusch, la ragazza austriaca oggi 19enne, rimasta segregata per oltre 8 anni in uno scantinato e poi scappata dalla casa-prigione di Wolfgang Priklopil, da febbraio condurrà un talk show sulla nuova emittente privata austriaca ‘Pils4’. A rivelarlo è stata la stessa ragazza a un anno e mezzo dalla liberazione.

(Notizia Agenzia Ansa)

Mio padre sta nell’Authority per le comunicazioni da due anni, io faccio il giornalista free lance per le Iene da 10 anni. Forse sono stato io a raccomandare lui.

(Alessandro Sortino a Elio Mastella, durante l’intervista a Ceppaloni)

Vorrei che mio figlio facesse il conduttore, perché io potrei aiutarlo, hai capito?

(Mike Bongiorno a Le invasioni barbariche)

La tv dovrebbe essere lo specchio della vita, ma se i giornali sono lo specchio della tv copiamo la vita due volte.

(Enzo Biagi)

Sono soddisfatto, ma non dimentico la battuta di John Le Carré: un proprio romanzo tradotto in film è come il proprio bue ridotto in dadi da brodo.

(Gianrico Carofiglio, a proposito delle fiction tv tratte dai suoi romanzi)

Esiste una comunicazione televisiva concava che scavalca lo spettatore e va direttamente al potere. Poi c’è una comunicazione convessa, che passa nella pancia del telespettatore senza badare al potere. Io prediligo quest’ultima.

(Antonio Lubrano)

Possiamo immaginare che, entro più o meno un secolo, non subiremo più affatto i capricci del tempo-che-fa, il quale sarà diventato un semplice spettacolo, come già lo è il bollettino meteorologico della televisione.

(Michel Gyprien, Domani era bel tempo)

- Tu non credi in Dio?
- Mai quando sono in servizio.

(Pietro Taricone nella fiction Codice rosso)

Noi facciamo parte di quella generazione cresciuta guardando Striscia e il nostro segreto per condurla è immaginarci anche davanti al video e non solo seduti alla scrivania più televisiva d’Italia. Cercheremo di essere contemporaneamente conduttori e spettatori.

(Ficarra & Picone, Striscia la notizia)

La probabilità di apprendere dal giornale una vicenda straordinaria è molto maggiore di quella di viverla personalmente; in altre parole, oggi l’essenziale accade nell’astratto, e l’irrilevante accade nella realtà.

(Robert Musil, L’uomo senza qualità)

Non esiste superficie che sia bella senza la terribilità degli abissi.

(Friedrich Nietzsche, Frammenti Postumi)

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a fare televisione. Vai Funari!!!

(sms in sovrimpressione, Apocalypse show, RaiUno)

Io per la caponata potrei uccidere.

(Antonella Clerici, La prova del cuoco)

Lentamente muore chi fa della tv il suo guru. Il mio guru sarà sempre un altro.

(Flavio Insinna cita Pablo Neruda durante la premiazione dei Telegatti su Canale5)

Quando ho saputo di che colore era la scenografia, ho voluto essere in tono.

(Katia Ricciarelli, in abito color indaco, ospite a “Fratelli di test”, RaiUno)

Sono cresciuta con Baudo, da piccola mi mettevo sotto il tavolo in cucina, la tovaglia era lunga, io la alzavo come un sipario. Sono cresciuta a pane e Pippo Baudo.

(Lorena Bianchetti, conduttrice di Domenica in…)

La telecamera è un metal-detector: traduce sempre quel che sei.

(Lorena Bianchetti, ospite a Le invasioni barbariche)

E’ molto tempo che noi viviamo come in una fiction… Sì guardo la televisione. La guardo per non guardarla più.

(Stefania Sandrelli, ospite a Le invasioni barbariche)

Io su Meluzzi citerei una massima di Sigmund Freud. Una persona si rivolge allo psicologo quando non sa più chi è. Siccome quelli dell'Isola nessuno sa chi sono, gli hanno mandato uno psicologo che nessuno sa chi è.

(Gene Gnocchi, Isola dei Famosi Honduras)

In genere prenoto gli alberghi dove vado con il nome del personaggio che sto interpretando in quel periodo. Da qualche mese mi registro con il nome di Pallavicini, come il personaggio del nobile decaduto che ho finito di interpretare qualche settimana fa in una sit-com intitolata Radio Sex.

(Pietro Sermonti, già in Un medico in famiglia)

Hugo, prendi il telefonino: è Aida Yespica! La venezuelana dell’Isola dei Famosi!

(Silvio Berlusconi a Hugo Chávez, presidente della Repubblica del Venezuela)

Con la mia partecipazione a questo reality, in un certo senso ho ridato al mio illustre avo quello che lui ha dato a me. E ne sono molto fiero.

(Lorenzo De’ Medici, dopo l’eliminazione da Wild West, RaiDue)

Le donne di involucro qui non ci mettono piede. Qui siamo tutte donne di contenuto.

(Simona Ventura, L’isola dei famosi)

Hanno detto che i conduttori dei reality devono essere donne. Perché? Siamo donne io e la Ventura?

(Alba Parietti a L’Italia sul due)

Tra qualche anno questa tv ci sembrerà niente male. La colpa originaria è di Enrico Ghezzi, dei Blob e delle Schegge, ci ha abituati al passato televisivo come valore assoluto.

(Piero Chiambretti)

Per l’estate vi consiglio di mettere la biancheria intima nel frigorifero, come Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza. Il dettaglio gioiello quando è gelato fa tutto un altro effetto sulla pelle.

(Valeria Marini)

Questo sarà il dilemma di quanti mi detestano: è meglio tenermi sigillato nella casa del Grande Fratello o libero per strada?

(George Galloway, deputato della sinistra radicale britannica, concorrente di Big Brother)

Non è semplice maneggiare le armi, per fortuna avevo già imparato nel ruolo di un agente segreto in missione, nella fiction La ragnatela2. Poi mi sono allenata con i miei amici al lunapark: dicono che ho un’ottima mira.

(Ines Nobili/ maresciallo Barbara Fulci in Carabinieri 5)

Se volete lavorare con noi dovete essere bravi carini puliti intelligenti.

(Vanna Marchi e Stefania Nobile, Asciè tv)

E’ la prima volta che muoio sullo schermo e devo ammettere che mi ha fatto una certa impressione. A casa mi sono portata una Polaroid per ricordo.

(Nicole Grimaudo in RIS, sdraiata sul lettino dell’obitorio)

Ho chiesto al produttore di doppiare la voce di Piotr Adamczyk - nei panni di Giovanni Paolo II - vestito e truccato da papa. Mi aiuterebbe nell’interpretare la voce di un uomo straordinario.

(Luca Ward, Karol 2)

Nei film, negli show e in tutta la tv in generale si parla solo ed esclusivamente in romanesco. Perfino mio figlio, che ha sempre parlato correttamente l’italiano, ha cominciato ad avere inflessioni romane

(un lettore di Sorrisi e canzoni Tv)

Non mi lasceranno mai fare quello che vorrei davvero. Condurre un telegiornale, uno vero. Un tg da Platinette, scegliendo la priorità delle notizie, raccontandole così, con quel ruolo. Il giorno in cui ci riuscirò sarà davvero cambiato il mondo

(Platinette/Mauro Coruzzi)

Ci dica cosa non le piace in lei

(Sean e Troy, chirurghi di Nip/Tuck)

In Un ciclone in famiglia non ci sono volgarità e parolacce, per questo piace molto alla famiglia Berlusconi

(Massimo Boldi)

Da quando insegno non ho più lavorato in tv. Preferisco l’università. Ma la tv è stata una scuola straordinaria. Il pubblico televisivo e quello universitario è lo stesso.

(Silvia Ronchey, docente di Civiltà bizantina all’Università di Siena)

Gliel’ho detto, dovrebbe fare fiction, poi qualcosa di più. Ha capacità di concentrazione, imparata nei momenti difficili del calcio. S i piace, si guarda, si perfeziona. E’ meglio di Baggio, con cui ho girato lo spot con la mucca

(il regista Leone Pompucci a proposito di Alex Del Piero)

Il mio ruolo di giurato corrisponde un po’ al mio mestiere di critico: la danza, anche sul ghiaccio, è un’arte.

(Vittorio Sgarbi, Notti sul ghiaccio, RaiUno)

Ho tolto ai miei figli il wresting, poi quando hanno cominciato a darmi testate gli ho tolto la tv

(Materazzi)

Sarà un occhio sul mondo, come quello delle mucche che guardano passare i treni.

(Simona Ventura, aprendo l’ultima edizione di Quelli che il calcio...)

Ormai sono un eroe popolare. Non ho perso il tocco: dove vado, faccio audience. E dire che vorrebbero condannarmi alla morte civile, impedirmi pure di andare in tv!

(Luciano Moggi dopo la partecipazione a Quelli che il calcio...)

Per questo non me ne voglio andare. Per me viene prima lo show e poi la persona.

(Leopoldo Mastelloni, La fattoria)

Fratelli d’Italia, l’Italia è questa, dai mari ai monti alziamo la testa, perché la vittoria è già nella storia, chi grande è già stato, più grande sarà. Fratelli e sorelle, orgoglio d’Italia, conquista dei padri della nostra patria, noi figli sappiamo che è grazie al coraggio, di lotte lontane l’Italia che c’è. Il cuore d’Italia è sempre più forte in qualunque sorte…

(Enrica Bonaccorti, nuovo testo per l’Inno di Mameli, visita privata a Franca Ciampi)

Fino a non molto tempo fa tenevamo la tv accesa e ci facevamo un caffé o facevamo del sesso, adesso siamo lì immobili e dentro lo schermo si fanno un caffé o fanno del sesso.

(Sabina Guzzanti, Reperto Raiot)

Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.

(Orson Welles, New York Herald Tribune, 1956)

Meno ore le persone trascorrono davanti alla TV più sono propense a votare centro sinistra. E’ la legge matematica della postdemocrazia.

(Romano Prodi, presidente del Consiglio, intervista al settimanale tedesco Die Zeit, 8 giugno 2006)

La fiction di qualità vicina alla realtà supera il reality che ormai è diventato una fiction.

(Matilde Bernabei a proposito di Don Matteo che batte negli ascolti il Grande Fratello)