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Lo schermo di carta

Lo schermo di carta
Storia e storie dei cineromanzi

Torino, Archivio di Stato, Piazza Castello 209.
Dall’8 marzo al 19 aprile 2007

C’è stato un tempo in cui il romanzo della vita dei divi ha mescolato il pettegolezzo all’agiografia, alla fiaba e al melodramma. Un tempo in cui il grande schermo è finito nelle case, e i volti dei divi sono stati guardati e accarezzati in un letto, alla luce fioca di una lampada. Amati come un romanzo di formazione, come un diario intimo, ma anche come un sogno di eccessi e perdizione. Un tempo in cui Achtung Banditi! di Carlo Lizzani ha cambiato il titolo in Ti odio ma ti amo, con partigiani e tedeschi travolti dalla Lollobrigida a colori in copertina. In cui la didascalia che sovrasta il bacio appassionato di Alida Valli e Farley Granger in Senso di Visconti recita: “E’ l’alba e con l’alba l’incantesimo di quelle ore svanisce… per un nuovo incantesimo più vivo e ardente”.

Un tempo di sorrisi charmant e sguardi languidi, grazie autarchiche e sensualità sofisticate, candore e sfrontatezza. Fiumi di ardore orgoglio gelosia e conflitto di sentimenti sono straripati sulle copertine dei cineromanzi da dieci milioni di lettori tra il dopoguerra e l’inizio degli anni Sessanta. Il velo dipinto, un romanzo di passione e di redenzione. Lord Brummel dominò un’epoca con il suo fascino. Amante! Giocatore! Avventuriero! Io ti salverò, sacrificio sublime per una passione sconvolgente. Gioventù bruciata, un esasperante slancio d’adolescenti alla conquista della vita e dell’amore.

E’ straordinaria la ricchezza dei titoli cinematografici trasfigurati in cineromanzi ed esposti in mostra grazie  a Gianni Amelio (che ne possiede una ricca collezione) e alla Biblioteca del Museo Nazionale del Cinema. Per citarne solo alcuni: Ossessione, Notorius, Le notti di Cabiria, Fronte del porto, Cronaca di un amore, La finestra sul cortile, Il caso Paradine, Stromboli terra di Dio, Il selvaggio.

La mostra è gradevolissima. Potete sfogliare le pagine con i fotogrammi e le foto di scena in bianco e nero. Potete rivedere i cinegiornali Luce con Sophia Loren e Tyrone Power. E potete anche giocare con le immagini. Fotografarvi e sostituire il volto di Silvana Mangano in Anna o di Jennifer Jones in Duello al sole con la vostra faccia. Stampare le copertine e portarvele a casa. Come innocenti evasioni.

(02 aprile 2007)